La Giulietta – disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, sotto la supervisione di Lorenzo Ramaciotti[1] – riprende il nuovo canone stilistico avviato da Alfa Romeo con la 8C Competizione e proseguito con la MiTo, avvalendosi però di un nuovo trilobo frontale, nettamente più largo e massiccio, e con uno scudetto per la prima volta "sospeso", ovvero separato dalla carrozzeria attraverso uno spazio vuoto intorno alla cromatura.
La fiancata si presenta tondeggiante, ma al tempo stesso filante, grazie alle nervature presenti sia anteriormente che posteriormente. I fari sono composti da luci a tecnologia LED e riprendono spunti dai modelli precedenti: in particolare i fari posteriori ricordano un incrocio tra i quelli tondeggianti della MiTo e quelli orizzontali di 147. Presenta inoltre un minimo accenno di coda tronca.
Gli interni si distaccano totalmente da quanto visto finora nelle Alfa Romeo di recente produzione, ispirandosi invece alle Alfa degli anni cinquanta e sessanta quali Giulietta e Giulia: la plancia non è più rivolta verso il guidatore, ed è composta da materiali in plastica morbida, mentre le versioni di punta possono avere anche inserti in alluminio; il quadro strumenti richiama invece, per il contagiri e il tachimetro, lo stile già visto sulla 156. A richiesta è presente un navigatore satellitare ad estrazione dalla plancia, con la pulsantiera per i comandi secondari posta in basso sulla plancia che ricorda quella della 8C Competizione.
La Giulietta è una berlina a due volumi (come la precedente 147, di cui è la sostituta).[4] Viene realizzata sul nuovo telaio di base denominato Compact[5][6] (o altrimenti detto C-Evo) con motore in posizione trasversale. La piattaforma Compact si è dimostrata estremamente sicura durante i crash test Euro NCAP a cui è stata sottoposta la Giulietta nel maggio 2010:[7] la vettura ha ottenuto il punteggio massimo di 5 stelle, ed ottimi rating specifici, risultando la segmento C più sicura di sempre.[8][9] Il 27 gennaio 2011 la stessa Euro NCAP ha premiato la Giulietta come una delle 5 auto più sicure del 2010, in particolare come vettura più sicura nella categoria Small Family.[10][11]
La trazione è anteriore, e le sospensioni all'avantreno configurate secondo lo schema a ruote indipendenti con montante telescopico in alluminio tipoMacPherson, mentre al retrotreno è presente uno schema a ruote indipendenti del tipo Multilink a tre bracci in alluminio con barra stabilizzatrice. Un'altra novità consiste nello sterzo elettrico dual pinion che non è presente in serie all'asse di sterzo, ma è posto parallelamente allo sterzo permettendo di coniugare bassi assorbimenti (tipico dello sterzo elettrico) con la precisione di quello idraulico.
Su tutte le versioni è previsto, di serie, il sistema di trazione Alfa Romeo con differenziale elettronico E-Q2 ("Electronic Q2"), senza il differenziale di tipo meccanico Torsen. Il sistema sfrutta l'impianto frenante per realizzare un comportamento molto simile a quello di un differenziale a slittamento limitato. In condizioni di accelerazione in curva, l'impianto frenante anteriore agisce sulla ruota interna, incrementando così la coppia inviata alla ruota esterna (più caricata), evitando il sottosterzo e aumentando la trazione. Il sistema ripartisce la coppia tra le ruote motrici in modo dinamico e continuo a seconda delle condizioni di guida e del fondo stradale. In caso di condizioni di aderenza differenti sulle due ruote motrici, l'E-Q2 frena la ruota che tende a pattinare e permette di inviare la coppia motrice alla ruota che ha aderenza maggiore consentendo al veicolo di mantenere la traiettoria.
Le motorizzazioni proposte sono le seguenti:
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata | Potenza | Coppia Massima |
EmissioniCO2 (g/km) |
0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
Consumo medio (km/l) |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1.4 Turbo 16V 120 | dal debutto | 4 cilindri in linea,Benzina | 1.368 cm³ | 88 kW (120 CV) a 5.000 giri/min | 206 N·m a 1.750 giri/min | 149 | 9,4 | 195 | 15,6 |
1.4 MultiAir Turbo 16V 170 | dal debutto | 4 cilindri in linea,Benzina | 1.368 cm³ | 126 kW (170 CV) a 5.500 giri/min | 250 N·m a 2.500 giri/min | 134 | 7,8 | 218 | 17,2 |
1.4 MultiAir Turbo 16V 170 TCT (cambio a doppia frizione) | da giugno 2011 | 4 cilindri in linea,Benzina | 1.368 cm³ | 126 kW (170 CV) a 5.500 giri/min | 250 N·m a 2.500 giri/min | 121 | 7,7 | 218 | 19,2 |
1750 TBi 16V 235 | dal debutto | 4 cilindri in linea,Benzina | 1.742 cm³ | 175 kW (235 CV) a 5.500 giri/min | 340 N·m a 1.900 giri/min | 177 | 6,8 | 242 | 13,2 |
1.6 JTDm 16V 105 | dal debutto | 4 cilindri in linea,Diesel | 1.598 cm³ | 77 kW (105 CV) a 4.000 giri/min | 320 N·m a 1.750 giri/min | 114 | 11,3 | 185 | 22,7 |
2.0 JTDm 16V 140 | da ottobre 2010 | 4 cilindri in linea,Diesel | 1.956 cm³ | 104 kW (140 CV) a 4.000 giri/min | 350 N·m a 1.750 giri/min | 119 | 9,0 | 205 | 22,2 |
2.0 JTDm 16V 170 | dal debutto | 4 cilindri in linea,Diesel | 1.956 cm³ | 125 kW (170 CV) a 4.000 giri/min | 350 N·m a 1.750 giri/min | 124 | 8,0 | 218 | 21,3 |
2.0 JTDm 16V 170 TCT (cambio a doppia frizione) | da giugno 2011 | 4 cilindri in linea,Diesel | 1.956 cm³ | 125 kW (170 CV) a 4.000 giri/min | 350 N·m a 1.750 giri/min | 119 | 7,9 | 218 | 22,2 |
Si chiama "8c Competizione", il prototipo progettato e realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo che rappresenterà la vera icona della marca evocando, già dal nome, la grande tradizione sportiva della Casa. Come dimostra la sigla "8c" che negli anni Trenta e Quaranta contraddistingueva quelle vetture (da competizione e stradali) equipaggiate con l'inedito "otto cilindri" realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano. Il secondo termine "Competizione", invece, è un omaggio alla 6C 2500 Competizione, coupé sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio - Zanardi nella celebre Mille Miglia.
Dunque, "8c Competizione" non è un nome di fantasia ma un segno distintivo della propria storia sportiva. Del resto la leggenda dell'Alfa Romeo è nata, in gran parte, dalle vittorie conquistate sui circuiti di tutto il mondo. Così tante che, da sole, costituiscono una vicenda lunga e affascinante, fatta di uomini e di passione agonistica, di motori e soluzioni tecniche d'avanguardia. Gli stessi protagonisti che hanno contribuito a creare quell'inestimabile patrimonio umano e tecnologico da cui oggi nascono auto belle, piene di temperamento e, soprattutto, capaci di coniugare l'emozione della linea con il piacere della guida.
Ecco allora una linea accattivante e originale per questa "2 posti secchi" realizzata in fibra di carbonio e dalle dimensioni generose: è larga 1.900 mm, lunga 4.278, alta 1.250 e con un passo di 2.595. Grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale "scavato" in tangenza al passaruota anteriore verso la fiancata.
Inoltre, i pneumatici di grandi dimensioni (anteriori 245/40 - R20 e posteriori 275/35 - R20) e i possenti "muscoli" dei parafanghi posteriori accentuano l'impressione di grande personalità e forza del modello. Senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, davanti come dietro, fino ai gruppi ottici incastonati nei paraurti integrati. Equilibrio stilistico, quindi, che trova la massima sintesi nell'audace disegno del lunotto che occupa la superficie posteriore e avvolge parzialmente i montanti laterali.
Di grandissima importanza storica ed evolutiva, poi, il riposizionamento degli elementi frontali come le più importanti Alfa sportive della storia: i "baffi" e lo scudo, infatti, sono allineati alla stessa altezza. Senza contare che l'intera linea esterna è un susseguirsi di citazioni classiche, luogo ideale dove gli stilemi tradizionali del Marchio sono riletti in chiave moderna. Basta un rapido sguardo per scoprirli. Ecco, per esempio, la parte anteriore che ricorda quella storica della 33 Coupé Stradale. O ancora il posteriore, che ripropone i caratteristici gruppi ottici rotondi della Giulia TZ.
Insomma, davanti al concept car "8c Competizione" non si resta indifferenti in quanto è la più pura espressione del concetto di "automobile" secondo Alfa Romeo. Anzi, con l'inedito modello il linguaggio stilistico Alfa compie un passo avanti. Infatti, rispetto al concept car "Nuvola" - che già racchiudeva le forme ed i trattamenti superficiali della nuova estetica Alfa Romeo - l'approccio stilistico dell'Alfa "8c Competizione" rivaluta il DNA del Marchio attraverso una lettura moderna e Hi-Tech dei più famosi progetti della storia del Biscione.
Senza dimenticare che una particolarità contraddistingue tutti i modelli sportivi Alfa Romeo, ieri come oggi: la capacità di entusiasmare il cliente più smaliziato con una guida sempre coinvolgente. E l'Alfa "8c Competizione" non fa eccezione. Basti dire che sotto il cofano batte un 4,2 litri di otto cilindri a V (90°), sovralimentato con un compressore volumetrico. Il potente propulsore sviluppa oltre 400 CV a 7.000 giri/min e, abbinato ad un cambio posteriore manuale a 6 marce, spinge il prototipo oltre i 300 km/h di velocità massima e gli permette di passare da 0 a 100 chilometri in appena 4",5. Un motore capace di ottenere non solo prestazioni assolute e picchi elevati di potenza e di coppia (oltre 45 kgm a 4.500 giri/min), ma anche un'erogazione regolare e progressiva sin dai bassi regimi. Un'automobile, insomma, capace sì di prestazioni esaltanti, ma adatta all'uso sulle strade di tutti i giorni e non solo in pista.
A queste brillanti performance il prototipo "8c Competizione" aggiunge una straordinaria tenuta di strada ed un handling da vera "sportiva di razza". Merito delle sospensioni a quadrilatero (anteriore e posteriore) che assicurano il massimo del piacere di guida, abbinando il grande controllo tipico delle trazioni anteriori ad una eccezionale sportività e precisione, particolarmente sfruttabile su tracciati misti. Da sottolineare, poi, che Alfa Romeo "8c Competizione" propone la trazione posteriore proprio per assecondare l'esuberanza del propulsore e regalare emozioni davvero impareggiabili.
Scheda tecnica MOTORE
posizione anteriore, longitudinale
n. cilindri 8 a V 90°
distribuzione bialbero in testa per bancata
n. valvole 4 per cilindro
sovralimentazione compressore Volumetrico
cilindrata 4,244 (92 ales. x 79,8 corsa)
potenza max oltre 400 cv a 7.000 giri/min
coppia max oltre 45 kgm a 4.500 giri/min
TRASMISSIONE
cambio meccanico 6m
posizione cambio retrotreno
trazione posteriore
AUTOTELAIO
sospensione ant. doppi quadrilateri
sospensione post. doppi quadrilateri
freni anteriori disco ventilato flottante 380x34 mm
freni posteriori disco ventilato fisso 330x28 mm
pneumatici ant. 245/40 R 20" x 8.5"
pneumatici post. 275/35 R20" x 10"
DIMENSIONI - PESO
passo 2.595 mm
carreggiata ant. 1.610 mm
carreggiata post. 1.580 mm
lunghezza 4.278 mm
larghezza 1.900 mm
altezza 1.250 mm
peso a secco circa 1.500 kg
cap serbatoio 90 l
PRESTAZIONI
velocità max oltre 300 km/h
0-100 km/h 4",5